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Come pulire la piastra a induzione in vetroceramica

Sono in continuo aumento le attività del mondo della ristorazione che scelgono di dotarsi, all’interno delle proprie cucine professionali, di piastre a induzione in vetroceramica, attrezzature sempre più pratiche che permettono di sfruttare l’alta efficienza energetica e la velocità di questa tecnologia.

Una piastra a induzione lavora in modo completamente diverso rispetto a quelle tradizionali elettriche o alimentate a gas, pur necessitando comunque dell’energia elettrica per funzionare.

Il loro principio di funzionamento è molto semplice: sotto il piano di cottura, realizzato in vetroceramica, è posizionato un potente elettromagnete che permette di riscaldare le casseruole poggiate sul piano. Questi elettromagneti, in pratica, sono costituiti da una bobina di rame che genera un campo magnetico nel momento in cui una pentola in metallo viene appoggiata sul piano. Le onde prodotte dalle bobine inducono il riscaldamento del metallo delle pentole con queste ultime che si riscaldano, cuocendo i cibi al loro interno, mentre il piano cottura in vetroceramica rimane completamente freddo. Non appena la pentola viene rimossa dalla piastra a induzione, il riscaldamento si arresta istantaneamente.

Cosa è la vetroceramica

Come detto il piano di queste particolari piastre è realizzato in vetroceramica, un materiale composito costituito da cristalli immersi in un materiale vetroso.

È un materiale innovativo che unisce quindi le proprietà della ceramica e del vetro per ottenere un prodotto dalle eccellenti caratteristiche che gli permettono di essere molto resistente al calore e agli agenti chimici, essendo anche inattaccabile da grassi, olii e residui di cottura.

Le principali proprietà della vetroceramica, e dunque dei piani cottura realizzati con questo materiale sono:

  • elevata resistenza al calore
  • resistenza meccanica
  • resistenza alle sostanze corrosive
  • indeformabilità
  • bassissimo coefficiente di dilatazione termica
  • infrangibilità
  • superficie compatta priva di porosità
  • rigidezza

Come pulire un piano cottura o una piastra a induzione in vetroceramica

Come detto le piastre a induzione in vetroceramica si stanno diffondendo sempre di più nelle cucine di ristoranti, bar, pub e mense proprio perché permettono di realizzare cotture molto veloci, a volte addirittura dimezzando i tempi di realizzazione di particolari ricette.

Il fatto che il piano non si riscaldi e che quindi si possa lavorare con un livello di sicurezza molto altro rispetto alle piastre tradizionali, consente anche di poter procedere rapidamente alla pulizia del piano di cottura non appena questo è utilizzato.

Tuttavia, nonostante le sue eccellenti doti di resistenza, la vetroceramica ha bisogno di essere pulita osservando qualche piccolo accorgimento, attenzioni che riguardano anche la manutenzione di questa tipologia di attrezzature professionali in maniera tale che risultino sempre efficienti.

È sempre consigliabile pulire la piastra in vetroceramica subito dopo ogni utilizzo, in maniera tale da evitare che macchie e schizzi di grassi e residui di cottura si secchino e si induriscano. Eseguendo una veloce ma attenta pulizia tra una cottura e l’altra, si eviterà di dover faticare per rimuovere eventuali macchie solidificatesi. Così facendo non solo si avrà una superficie sempre pulita, ma si preserverà l’efficienza della piastra e si eviterà che le pentole si sporchino e brucino i residui di cottura, dato che comunque il metallo viene sempre riscaldato dal fenomeno dell’induzione. Inoltre, si farà a meno di ricorrere al raschietto, solitamente fornito insieme alla piastra in vetroceramica, per rimuovere lo sporco più ostinato dal piano di cottura

È importante ricordare che questo particolare raschietto è l’unico strumento da utilizzare sul piano, oltre a spugnette delicate e a panni in microfibra, materiali che eviteranno la formazione di micrograffi sulla piastra a induzione mantenendo sempre liscia la sua superficie.

A tal proposito bisogna evitare l’utilizzo di detersivi e sgrassatori in polvere, preferendo sempre detergenti liquidi e delicati, come alcuni prodotti cremosi appositamente realizzati per la pulizia della vetroceramica. Tra una cottura e l’altra è sufficiente anche l’utilizzo di un panno morbido imbevuto di aceto per eliminare lo sporco derivante dalla preparazione delle varie pietanze, con la veloce evaporazione dell’aceto che lascerà il piano pulito e igienizzato in maniera naturale.

Prima di procedere alla pulizia del piano, è consigliabile staccare l’alimentazione elettrica per una maggiore sicurezza, nonostante non vi sia nessun contatto tra le bobine riscaldanti e il piano in vetroceramica.

Manutenzione e pulizia delle parti in acciaio delle piastre

Le piastre in vetroceramica, che possono essere di diverse dimensioni, sia compatte da banco che più grandi e integrate nei paini di lavoro delle cucine professionali, sono costituite da una struttura in acciaio inox, materiale anch’esso molto resistente ma che deve comunque essere pulito costantemente e trattato con cura. Anche in questo caso prediligere sempre l’utilizzo di panni e spugne non abrasive in accoppiata con detergenti liquidi o in gel.

Cosa può deformare i mobili in acciaio inox?

Cosa può deformare i mobili in acciaio inox?

Mobili in acciaio inox

Caratteristiche dell’acciaio inox

Con il termine acciaio inox o acciaio inossidabile identifichiamo una lega ferrosa costituita, in percentuali lievemente variabili, da cromo ( con una presenza non inferiore all’11%), carbonio e nichel. Il cromo e il carbonio creano, unitamente al contatto con aria, acqua e ossigeno, uno strato superficiale, sottile e trasparente, che funge da barriera protettiva all’ossidazione, opponendo forte resistenza alla corrosione. Questo strato definito “passivato”, non è altro che l’insieme di ossidi molecolari che, formatisi a contatto con un ambiente sufficientemente ossidante, hanno creato le condizioni adeguate per creare una patina tanto protettiva quanto invisibile.

Le condizioni che minacciano la deformazione dell’acciaio inox

L’eventualità di una deformazione dell’acciaio inox dipende dall’analisi di due fattori correlati: le proprietà meccaniche della lega ferrosa in relazione alle quantità di componenti costituenti in variabile percentuale. E’ importante individuare quali sono le proprietà performanti l’acciaio come il grado di resistenza misurato in termini sia di resistenza alla deformazione, sia in termine di resistenza alla rottura. Ad esempio, se si sceglie di formare la lega ferrosa con percentuali più alte di Cromo e Nichel, oltre a garantire alta resistenza all’ossidazione, si opta per un aumento consistente della resistenza dell’acciaio contro la deformazione di tipo termico.

Variabili di deformazione dell’acciaio

Allo stesso modo, se si opta per un aumento della componente N (azoto) si sceglierà di conferire al metallo una maggiore resistenza anche alle basse temperature. Le variabili di deformazione dell’acciaio non sono numerose ma soprattutto le condizioni che devono realizzarsi per avviare uno stadio di deformazione dell’acciaio sono molto complesse e riguardano l’esposizione a improbabili temperature ambientali o l’accidentale e improvviso contatto con una superficie rigida di piccola o media grandezza il cui peso è rilevante in relazione alla capacità di resistenza del metallo. Le eccellenti proprietà dell’acciaio inox, riconosciute ed apprezzate da molti, risultano particolarmente adeguate per l’impiego del metallo nel settore dell’arredamento per cucine.

Come rimuovere la pellicola protettiva “Laserfilm” dai prodotti in acciaio inox?

Come rimuovere la pellicola protettiva “Laserfilm” dai prodotti in acciaio inox?

Rimuovere pellicola protettiva

A cosa servono le pellicole “Laserfilm” sui prodotti in acciaio inox?

Le pellicole Laserfilm sono un sottile rivestimento di materiale plastico che viene utilizzato per proteggere i prodotti in acciaio inox; grazie a questa protezione, nello specifico, i prodotti non rischiano di essere graffiati e danneggiati durante l’assemblaggio dei componenti o durante il trasporto. A seconda delle diverse esigenze, le pellicole Laserfilm possono essere rimosse prima dell’utilizzo del componente in acciaio inox o lasciate anche durante l’utilizzo per preservarne l’integrità. In genere, è preferibile rimuovere la protezione in modo da evitare che la pellicola Laserfilm si attacchi al prodotto; in questi casi, infatti, rimuovere il rivestimento plastico può essere molto difficile.

Come rimuovere la pellicola protettiva “Laserfilm” dai prodotti in acciaio inox?

Se la pellicola Laserfilm aderisce all’acciaio inox ma non si è incollata alla superficie, ad esempio a causa della temperatura elevata, è estremamente facile rimuovere questo rivestimento dal prodotto. Di norma, per staccare la pellicola protettiva, è sufficiente sollevarne un lembo e procedere dall’alto verso il basso fino a rimuoverla completamente. La direzione del movimento può variare in base alla forma del prodotto in acciaio inox e al modo in cui la pellicola Laserfilm è stata applicata.

Come bisogna utilizzare la pellicola protettiva “Laserfilm”?

Le pellicole “Laserfilm” vengono generalmente applicate sui prodotti in acciaio inox direttamente dai produttori e possono essere utilizzate già durante le fasi di lavorazione. Questa protezione può essere poi rimossa da chi utilizza il prodotto; una volta staccata, è difficile far aderire nuovamente la pellicola “Laserfilm” all’acciaio inox, perciò è opportuno rimuoverla solamente prima dell’utilizzo. Per evitare che la pellicola si attacchi alla superficie, invece, è sufficiente mantenere il prodotto in acciaio inox lontano dai raggi ultravioletti e da altre condizioni che potrebbero danneggiarlo.