Centrifughe: sempre più di tendenza non solo per i bar

I centrifugati piacciono e non solo agli amanti della cucina green, ma un po’ a tutti, grandi e piccini. Si possono realizzare in diversi modi, sono freschi, gradevoli e perfetti anche per coloro che non vogliono bere un drink alcolico, magari per motivi di salute. Accanto, infatti, alle scelte alimentari delle persone, sempre più variegate, è importante considerare che sono sempre di più coloro i quali soffrono di disturbi gastrici, per i quali poter bere una centrifuga rappresenta una valida alternativa al classico bicchiere di vino o a un cocktail.

Rispetto al classico succo di frutta in bottiglia, un centrifugato si caratterizza per diversi vantaggi, ovvero:

  • È più buono, essendo fatto al momento.
  • Non ha zuccheri aggiunti.
  • Può essere realizzato con frutta e verdura.
  • Ogni attività può avere la sua lista personalizzata: le combinazioni sono pressoché infinite e possono essere fatte anche secondo la stagionalità.
  • Permette di accontentare le preferenze del cliente senza difficoltà.

I motivi per cui inserirlo nella lista bevande davvero non mancano, sia che la vostra cucina sia in un albergo, sia un bar; è, inoltre, interessante per agriturismi, ristoranti, catering e pizzerie. L’importante è dotarsi di una centrifuga di qualità dal momento che se il macchinario non è fatto con il materiale adatto il rischio, altamente probabile, è quello di avere un sapore alterato degli ingredienti oppure mescolati di volta in volta. Il che, in questo tipo di preparazione, è tutt’altro che apprezzabile.

Come scegliere la centrifuga

Come abbiamo appena accennato, importantissimo si rivela il materiale con cui è fatta la centrifuga. Frecciainox ha scelto, anche in questo caso, l’acciaio inossidabile, davvero vincente visto il contatto diretto con frutta e verdura. L’acciaio è famoso per la sua resistenza agli agenti corrosivi, ad urti e graffi, fattore che rende la centrifuga particolarmente durevole nel lungo periodo. Spesso si tendono, tuttavia, a sottovalutare altre sue peculiarità. Su tutte la sua capacità di reggere bene rispetto ai fenomeni termici. Nel caso di un centrifugatore questo rappresenta un valore aggiunto di non poco conto, essendo la parte elettrica a diretto contatto con gli alimenti e il maggior pericolo conseguente è quello dell’ossidazione. Con l’acciaio questo non avviene, ancora di più quando è inserito, oltre che nel filtro, in tutte le diverse componenti della centrifuga.

Le altre caratteristiche che è importante considerare quando si sceglie la centrifuga sono:

  • Possibilità di lavare il coperchio in lavastoviglie. Ciò permette una maggiore igienizzazione e, allo stesso tempo, una ulteriore velocità.
  • Robustezza del dispositivo, che deve essere capace di garantire un uso quotidiano e frequente.
  • Facilità di montaggio e smontaggio.
  • Estetica gradevole. La centrifuga è, infatti, spesso visibile da parte della clientela ed essere impeccabili è indispensabile.
  • Capienza del contenitore degli scarti.
  • Semplicità di pulizia.
  • Garanzia.

La centrifuga di Frecciainox presenta, oltre a questi elementi, un altro fattore importante: quello delle dimensioni complessive che sono né troppo ingombranti nè eccessivamente ridotte, nello specifico 190x310x380 mm secondo larghezza, profondità e altezza.

I centrifugati di tendenza

Oggi sono diverse le combinazioni che si possono proporre in menù previa sperimentazione. Accanto ai centrifugati di sola frutta si trovano quelli di frutta e verdura ma non solo. A questi vengono spesso aggiunti altri ingredienti, su tutti lo zenzero, ma anche le bacche di goji e i semi oleosi, come mandorle e noci.

Tra i centrifugati più apprezzati ci sono quelli:

  • Rinfrescanti. Particolarmente amati in estate, stagione in cui viene spontaneo ricercare alimenti che diano idratazione e aiutino a combattere il caldo, ma anche dopo l’attività fisica. Tra gli ingredienti utilizzati ci sono il cetriolo, il melone, l’anguria, zenzero, pomodoro e pompelmo.
  • Energetici. Anche questi centrifugati sono apprezzati dagli sportivi o da chi vuole fare una pausa piena di gusto. Si trovano, spesso, con le mandorle, il cacao, l’avocado, mescolati alla frutta e alla verdura che si preferisce. Da questo punto di vista le mele sono una sicurezza, dal momento che si sposano bene praticamente con tutto, anche se bisogna stare attenti a non esagerare di modo da non coprire gli sapori.
  • Depurativi. La voglia di depurare e alleggerire è qualcosa che piace sempre di più. Un elemento che rende il centrifugato ideale a fine pasto. Finocchi, mele, carote, sedano e bacche di goji alcuni degli ingredienti preferiti.
  • Rilassanti. Rilassare non è diventato sinonimo solo di voglia di riposarsi ma anche di staccare la spina ed è, quindi, una cosa positiva. Tra questi c’è la frutta secca, insieme all’ananas, il mango, gli agrumi in generale, le pere e il melograno.

La centrifuga è diventata sempre più comune e di tendenza. Proporla significa offrire un’attenzione in più al cliente, il quale tornerà ancora più volentieri.

Sushi? Vetrine refrigerate all’insegna del design

Una delle tendenze degli ultimi anni in fatto di food è quella del sushi, una preparazione di origine giapponese che ha conquistato il mondo e ha saputo imporsi anche in Italia. Il sushi è entrato nel cuore (e nelle abitudini) delle persone ed è molto amato sia dalle famiglie sia da quanti hanno voglia di ritrovarsi per un pranzo o una cena in totale leggerezza e gusto. Non è quindi un caso se lo si può trovare nei banchi frigo dei supermercati e persino tra le proposte della colazione di alcuni hotel.

Uno dei suoi punti di forza, oltre al sapore e alle infinite varietà in cui può essere declinato, è nella presentazione. Perché il gusto del cibo passa dagli occhi, prima ancora che dalla bocca, e il sushi in questo riesce meglio della maggior parte delle altre preparazioni: è piacevole alla vista, riconoscibile, invitante.

Sarà, quindi, davvero importante per le attività che lo vogliono proporre avere dei mobili funzionali e allo stesso tempo gradevoli da guardare. Capaci di rendere al meglio questo piatto della cucina orientale, un po’ come la cornice con un bel quadro.

Una vetrina per tutte le stagioni

Chi prepara il sushi lo sa: per essere esposto al meglio è necessario disporre della giusta attrezzatura, preferibilmente semplice da pulire dal momento che è necessario, in ristorazione, igienizzare quotidianamente. E il sushi non conosce stagione essendo indispensabile la giusta temperatura durante tutto l’arco dell’anno; una delle sue componenti primarie è, non dimentichiamocelo, il pesce crudo.

Le vetrine refrigerate di Frecciainox si caratterizzano per essere mobili di design, piacevoli alla vista e allo stesso tempo funzionali per chi si trova a maneggiarle. L’esterno si caratterizza per profili in acciaio nero e un vetro ricurvo temperato che si pone a chiusura. L’interno, invece, vuole una vasca refrigerata dove sono predisposte bacinelle; la temperatura è regolata da un termostato digitale che garantisce il suo mantenimento costante.

Si tratta, quindi, di un mobile che presenta due funzioni insieme: quella di esposizione e quella di conservazione, elementi che vanno di pari passo. Le misure di realizzazione sono davvero ampie e si va da 1177 x 420 x 265 mm (secondo lunghezza, profondità e altezza) fino a una lunghezza di 1800 mm e i numeri di profondità e altezza analoghi alla precedente, con all’interno dei due estremi molteplici possibilità.

Una vetrina refrigerata, quella di Frecciainox, perfetta per ogni occasione e semplice da igienizzare grazie alla praticità del vetro e dell’acciaio, una combinazione di materiali che allo stesso tempo risulta molto resistente oltre che di effetto dal punto di vista estetico.

Sushi: una preparazione, tante declinazioni

Per un giapponese dire sushi è un po’ come per un italiano parlare di pasta. Una parola, quindi, che contiene al suo interno infinite sfumature. Si tratta di una preparazione che ha origini antichissime, datata intorno al IV secolo e pensata, in Giappone, come un metodo di conservazione del pesce fresco attraverso l’accostamento al riso fermentato grazie alla presenza in cottura dell’aceto.

Ed è questa la pratica che è arrivata pressoché inalterata fino ai giorni nostri, dove il sushi si presenta sotto forma di bocconcini di cui uno tira l’altro, un po’ come le ciliegie. Sempre per riallacciarci al paragone con la pasta, ne esistono molteplici tipologie, vediamone alcune:

  • Maki sushi. Conosciuti anche come rolls sono quelli in cui il riso è avvolto all’interno di un alga e presenta un ripieno di pesce crudo e/o vegetali. A seconda del numero degli ingredienti si possono chiamare hosomaki o futomaki.
  • Uramaki. Una variante della tipologia precedente dove l’alga è all’interno invece che all’esterno dove sono solitamente disposti i semi di sesamo.
  • Nigiri sushi. Un sushi aperto, non a forma di rotolino ma di piccolo blocco. Tra il riso e il pesce può essere presente un sottilissimo strato di wasabi.
  • Temaki Sushi. Un’altra forma di sushi, questa volta a cono, sempre fatto con alghe, pesce, riso fermentato e vegetali.
  • Sashimi. Lo abbiamo inserito nel sushi anche se manca il riso. Il sashimi non è altro che pesce crudo posto a listarelle sottili. Spesso si trova adagiato sul daikon, una verdura affine al ravanello dal sapore piccante tagliata a julienne molto sottili.

Questi i tipi base di sushi, all’interno dei quali la creatività dei cuochi ha modo di sbizzarrirsi. Il fattore vincente per un’attività di ristorazione sarà oltre alla fantasia dello chef, e alla qualità delle materie prime, la conservazione della preparazione. Frecciainox riesce a dare con le sue vetrine refrigeranti quel tocco in più nella presentazione permettendo allo stesso tempo di vivere in totale tranquillità il mantenimento del sushi dove uno dei protagonisti è il pesce crudo e avere sorprese poco simpatiche può richiedere un attimo.